giovedì 31 dicembre 2015

Agostino, Dio si è fatto uomo (II Domenica dopo Natale C)

II Domenica dopo Natale C

Agostino, Dio si è fatto uomo 
Discorsi 13

Fratelli carissimi, il Signore nostro Gesù Cristo, creatore eterno di tutte le cose, oggi nascendo da una madre si è fatto nostro salvatore. È nato per noi oggi liberamente nel tempo, per introdurci nell’eternità del Padre. Dio si è fatto uomo, perché l’uomo diventasse Dio. Perché l’uomo mangiasse il pane degli angeli, il Signore degli angeli si è fatto uomo.

Oggi si è avverata la profezia che dice: Stillate, cieli, dall’alto e le nubi piovano il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore (cfr. Is 45,8). Si è dunque fatto uomo colui che aveva fatto l’uomo, perché fosse ritrovato colui che era perito. Perciò dice l’uomo nel salmo: Prima di essere umiliato io ho peccato (cfr. Sal 118,67). L’uomo ha peccato ed è divenuto reo: Dio è nato come uomo perché fosse liberato il reo. L’uomo cadde, ma Dio discese. Cadde l’uomo miseramente, discese Dio misericordiosamente; cadde l’uomo per la superbia, discese Dio con la grazia.

Quali miracoli, quali prodigi, fratelli miei! Si cambiano le leggi della natura nell’uomo: Dio nasce; una vergine concepisce senza concorso umano; la parola di Dio rende madre una donna che non conosce uomo. Essa è insieme madre e vergine; diventa madre, ma rimanendo intatta; è vergine che ha un figlio, ma che non conosce uomo; sempre vergine, ma non infeconda.

Lui solo è nato senza peccato, lui che fu generato senza apporto umano, non dalla concupiscenza della carne, ma dall’obbedienza dello spirito.



Vangelo Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal vangelo secondo Giovanni 

[ In principio era il Verbo, 
e il Verbo era presso Dio 
e il Verbo era Dio. 
Egli era, in principio, presso Dio: 
tutto è stato fatto per mezzo di lui 
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. 
In lui era la vita 
e la vita era la luce degli uomini; 
la luce splende nelle tenebre 
e le tenebre non l'hanno vinta. ]

Venne un uomo mandato da Dio: 
il suo nome era Giovanni. 
Egli venne come testimone 
per dare testimonianza alla luce, 
perché tutti credessero per mezzo di lui. 
Non era lui la luce, 
ma doveva dare testimonianza alla luce.

[ Veniva nel mondo la luce vera, 
quella che illumina ogni uomo. 
Era nel mondo 
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; 
eppure il mondo non lo ha riconosciuto. 
Venne fra i suoi, 
e i suoi non lo hanno accolto. 
A quanti però lo hanno accolto 
ha dato potere di diventare figli di Dio: 
a quelli che credono nel suo nome, 
i quali, non da sangue 
né da volere di carne 
né da volere di uomo, 
ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne 
e venne ad abitare in mezzo a noi; 
e noi abbiamo contemplato la sua gloria, 
gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, 
pieno di grazia e di verità. ]

Giovanni gli dà testimonianza e proclama: 
«Era di lui che io dissi: 
Colui che viene dopo di me 
è avanti a me, 
perché era prima di me».

Dalla sua pienezza 
noi tutti abbiamo ricevuto: 
grazia su grazia. 
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, 
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. 
Dio, nessuno lo ha mai visto: 
il Figlio unigenito, che è Dio 
ed è nel seno del Padre, 
è lui che lo ha rivelato.

Condividi